Chi ha più paura di entrare all’asilo?

Chi ha più paura di entrare all’asilo?
Per tanti bimbi i primi passi verso l’autonomia…
…Difficoltà anche per i genitori.
La ricetta? Una comunicazione equilibrata

I genitori vivono il momento dell’ inserimento al nido con sentimenti complessi che possono manifestarsi in forte attaccamento o in apparente distacco e hanno essi stessi bisogno di supporto per accompagnare il bambino nell’allargamento delle sue esperienze e della sua vita sociale. Affinché essi possano accettare con serenità la condivisione delle responsabilità nella crescita e nell’educazione, che l’inserimento al nido comporta, è necessario che fin dai primi contatti con il nido si crei un clima di accoglienza che stabilisca le basi per un rapporto di fiducia che si costruirà nel tempo.
L’ambientamento nel nido d’infanzia rappresenta indiscutibilmente un momento molto delicato per il bimbo e per la sua famiglia. Per i bambini significa vivere un’intensa separazione (spesso per la prima volta), adattarsi a un nuovo ambiente tutto da scoprire, costituito da altri bimbi e da adulti sconosciuti e scandito da tempi ed abitudini differenti. Anche per i genitori l’approccio con il nido è contraddistinto da importanti elaborazioni.

UTILI SUGGERIMENTI PER I NUOVI GENITORI
– Sentirsi sicuri di aver fatto la scelta giusta.
–  Preparare il bambino alla nuova esperienza, evidenziandone gli aspetti positivi, ovvero la possibilità di incontrare nuovi amici e giocare con nuovi giocattoli e sostenerla una volta rientrati a casa, ripetutamente ricordando le situazioni stimolanti e piacevoli che si sono vissute insieme.
– Non vivere come un’antagonista l’educatrice, ma considerarla piuttosto come una compagna che condivide con voi; la nuova esperienza.
– Affidarsi ai piccoli suggerimenti delle educatrici, nel momento dell’ingresso all’asilo nido.
– Accettare le prime proposte di provare a distaccarsi dal proprio bimbo per un tempo molto ridotto, con fiducia; se le educatrici ve lo propongono è perché hanno notato nel bambino segnali positivi, ovvero è pronto ad affrontare un primo distacco, che coincide con l’avvio di una esperienza di maggiore autonomia nel pianeta.
– I segnali di disagio del bambino (pianto forte e prolungato, il non voler staccarsi fisicamente dalla mamma ecc…) non devono far pensare subito ad un fallimento della nuova esperienza, ma costituiscono un fatto passeggero, destinato ad attenuarsi e a scomparire. I tempi dell’ambientamento non sono uguali per tutti ed ogni bambino ha proprie originali sensazioni e comportamenti che occorre rispettare.
– Può accadere frequentemente che le insegnanti vi rivolgano piccole richieste oppure vi chiedano di rivedere i tempi e modi dell’ambientamento, tenete presente che tali richieste sono sempre finalizzate al benessere del bambino. Il sonno al nido, ad esempio, rappresenta un momento delicatissimo che presuppone l’acquisizione da parte del bambino di un buon grado di fiducia e sicurezza nell’ambiente.
– Se vi sono dubbi od incomprensioni parlatene con franchezza con le educatrici, perché l’ambientamento è un percorso a tre (bambino-genitore- educatrice), con il fine medesimo di dare al bambino la possibilità di accrescere la propria esperienza in un ambiente vivace e rassicurante, nel quale necessita del sostegno di tutti.
– Cercate il più possibile di partecipare ai momenti di vita sociale dell’asilo nido (assemblee, feste ecc..), perché ciò vi consentirà, non solo di conoscere maggiormente l’ambiente e le persone del nido, ma di condividere e sostenere in modo più significativo l’esperienza del vostro bambino, sentendovi attivi e protagonisti.

Pagina aggiornata il 14/11/2024

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