Accadde oggi…

“ECCO LA GUERRA”

Era la mattina del 20 ottobre 1944 quando, ancora in piena guerra, un bombardamento alleato colpì le zone di Gorla e Precotto, nel milanese.

La vicenda, che può sembrare marginale rispetto al contesto di una guerra mondiale, fu un evento straziante per la città e l’Italia intera: a perdere la vita furono 184 bambini, insieme agli insegnanti ed al personale scolastico.

Gli alleati, che in quel periodo avevano l’obiettivo di colpire le zone sensibili di tutta Europa, avevano dato vita alla 15ª Air Force USAAF per combattere la resistenza italo-tedesca mediante bombardamenti rivolti alle strutture produttive meccanico-siderurgiche: quello stesso 20 ottobre, infatti, due missioni eseguirono con successo i bombardamenti alla Isotta Fraschini e all’Alfa Romeo.

La terza, sventurata missione non andò invece come previsto. Erano in programma due diverse “ondate” di bombardamenti sugli stabilimenti Breda, entrambe fallite. Mentre la prima, a causa di un cortocircuito, attivò la procedura di lancio sganciando prematuramente le bombe in aperta campagna, la seconda non ebbe esito così “fortunato”.

Vi fu un probabile errore di comunicazione che portò la squadra in volo a virare nel senso opposto a quello dovuto, ritrovandosi così a sorvolare gli abitati del milanese anziché gli stabilimenti Breda. Le bombe, già innescate, impedivano un ritorno alla base ed un conseguente atterraggio; il comandante americano James B. Knapp, tuttavia, anziché proseguire in volo e abortire le bombe sul Mare Adriatico o, come nella missione precedente, in aperta campagna, decise di disfarsene subito.

Alle ore 11.29 Gorla e Precotto furono travolte da circa 80 tonnellate di esplosivo.

Uno degli ordigni centrò il vano scale della scuola “Francesco Crispi” proprio mentre alunni ed insegnanti cercavano di raggiungere il rifugio antiaereo sotterraneo. L’intera città si mobilitò immediatamente per prestare i primi soccorsi e lo scenario che medici e volontari si trovarono di fronte fu indescrivibile.

Gli abitanti di Gorla denominarono “Piccoli Martiri di Gorla” i bambini che persero la vita in questa tragedia e, uniti dal lutto e dalla volontà di superare insieme ciò che vissero, innalzarono l’omonimo monumento a loro dedicato. Quel giorno a Milano le vittime furono più di 600: “Ecco la guerra“, come recita il monumento.

Pagina aggiornata il 17/07/2024

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