Il 12 novembre 2003 un attacco terroristico colpiva la base italiana dei Carabinieri in Iraq
Sono trascorsi oltre 20 anni dall’attacco che colpì l’Arma dei Carabinieri a Nassiriya, Iraq. Dal 2003 al 2006 infatti, nel contesto della guerra in Iraq, si registrarono una serie di attacchi terroristici volti a colpire le forze armate italiane e straniere in missione nel Paese mediorientale.
Il 12 novembre 2003, a Nassiriya, si registrò il primo di essi: fu una vera e propria strage. Un’autocisterna irachena carica di esplosivo si diresse verso la base italiana dei Carabinieri, dove deflagrò provocando un’ulteriore esplosione all’interno del deposito di munizioni. Gli attentatori furono fermati e uccisi nei pressi dell’ingresso, scongiurando una strage di maggiori proporzioni. Il bilancio fu tuttavia molto grave: persero la vita 28 persone, di cui 19 italiani e 9 iracheni, mentre altri 19 carabinieri rimasero feriti.
Nei mesi successivi ci furono altri scontri con l’esercito iracheno (6 aprile 2004) e altri due attentati ai danni delle forze armate italiane (27 aprile e 5 giugno 2006).
Dal 2009 è stata istituita la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace“, che si celebra nel giorno in cui avvenne l’attentato di Nassiriya.
Domenica 10 novembre 2019, sempre in Iraq, si è registrato un altro attentato terroristico contro militari italiani: sono rimasti feriti in cinque, di cui tre in maniera grave, ricoverati all’ospedale di Baghdad. L’attacco, perpetrato tramite un ordigno rudimentale, è stato rivendicato dall’organizzazione terroristica ISIS.
Pagina aggiornata il 14/11/2024